La Scuderia
UN FORTUNATO INCROCIO DI DESTINI
A unire Mario e Clarice Incisa della Rocchetta, è una grande passione, antecedente il vino: quella per i purosangue. Da questa passione e dall’incontro con Tesio nasce la scuderia Dormello-Olgiata e il mito di Ribot.
Ribot non è stato solo, insieme a Nearco, il più grande portacolori della razza Dormello Olgiata, è stato il campione del secolo scorso che ha saputo conquistare l’entusiasmo anche dei meno appassionati, contribuendo a alimentare l’orgoglio di essere italiani in un periodo buio della storia.
Ribot non è stato solo, insieme a Nearco, il più grande portacolori della razza Dormello Olgiata, è stato il campione del secolo scorso che ha saputo conquistare l’entusiasmo anche dei meno appassionati, contribuendo a alimentare l’orgoglio di essere italiani in un periodo buio della storia.
Le Origini
“Questo è ciò che rende unico Ribot. La sua fama internazionale, il suo stile, la passione che ha scatenato in ognuno di noi ha fatto si che oggi, anche un estraneo alle corse, sappia riconoscere nel nome di Ribot un grande cavallo.”
Nicolò Incisa
Le Origini
Federico Tesio e la società Tesio - Incisa
LA NASCITA DELLA RAZZA DORMELLO OLGIATA
Dopo aver finito i suoi studi al Real Collegio di Moncalieri, in Piemonte, il giovane Tesio parte per un giro del mondo che sarebbe durato all’incirca sei anni. Parla spesso della Cina e dice di aver montato nel Derby di Pechino. Racconta spesso del suo viaggio attraverso la Patagonia, valicando terre mai visitate, per andare a trovare un suo maestro: Padre Francesco Denza, un astronomo.
Una volta tornato sposa Lydia Fiori di Serramezzana, e nel 1896 investe tutti i suoi soldi in una scuderia. Dormello, sulle rive del Lago Maggiore, viene scelta per il suo clima temperato.
I primi risultati arrivano presto. Vince il suo primo Derby Italiano nel 1911 con Guido Reni. Tra il 1904 e il 1966 Tesio e la sua scuderia, che in seguito si chiamerà Razza Dormello-Olgiata, vincono 24 Derby italiani, un record a tutt’ora imbattuto.
E’ del 1932 l’incontro con Mario Incisa della Rocchetta e con sua moglie Clarice. I cavalli che prima erano sotto il nome di Tesio, ora corrono come Tesio-Incisa, e successivamente correranno sotto i colori della Razza Dormello-Olgiata, nome derivato dalle due tenute dove i cavalli soggiornavano.
La prima versione fu giubba blu, croce di Sant’Andrea e berretto rosso, in seguito la giubba diviene bianca. Rosso-bianco: i colori della Dormello Olgiata.
Una volta tornato sposa Lydia Fiori di Serramezzana, e nel 1896 investe tutti i suoi soldi in una scuderia. Dormello, sulle rive del Lago Maggiore, viene scelta per il suo clima temperato.
I primi risultati arrivano presto. Vince il suo primo Derby Italiano nel 1911 con Guido Reni. Tra il 1904 e il 1966 Tesio e la sua scuderia, che in seguito si chiamerà Razza Dormello-Olgiata, vincono 24 Derby italiani, un record a tutt’ora imbattuto.
E’ del 1932 l’incontro con Mario Incisa della Rocchetta e con sua moglie Clarice. I cavalli che prima erano sotto il nome di Tesio, ora corrono come Tesio-Incisa, e successivamente correranno sotto i colori della Razza Dormello-Olgiata, nome derivato dalle due tenute dove i cavalli soggiornavano.
La prima versione fu giubba blu, croce di Sant’Andrea e berretto rosso, in seguito la giubba diviene bianca. Rosso-bianco: i colori della Dormello Olgiata.
Le Origini
La scuderia Dormello Olgiata
RIBOT: LA RICERCA DEL CAVALLO PERFETTO
I predecessori di Ribot, Cavalier d’Arpino, Bellini e il padre Tenerani, sono stati grandissimi campioni. Ritroviamo Nearco in molte delle linee di sangue e genealogiche di cavalli importanti nella storia dell’ippica, lasciando una chiara impronta della Razza Dormello Olgiata (RDO). Nel 1949 è stato al top nella lista degli stalloni.
Ribot, invece, si ricorda come il cavallo più forte del mondo, con grande capacità respiratoria e temperamento.
Ribot, invece, si ricorda come il cavallo più forte del mondo, con grande capacità respiratoria e temperamento.
“Quello che Tesio ricercava era un cavallo che potesse vincere su tutte le distanze. Ribot è stato il
coronamento della ricerca e, malauguratamente, non ha potuto vedere il suo trionfo.”
Nicolò Incisa della Rocchetta
coronamento della ricerca e, malauguratamente, non ha potuto vedere il suo trionfo.”
Nicolò Incisa della Rocchetta
La Storia
Il cavallo del Ventesimo secolo
RIBOT DIVIENE UN ESEMPIO CON IL QUALE MISURARSI
Imbattuto in 16 corse, vince le King George VI and Queen Elizabeth Stakes, e l’Arc de Triomphe ben due volte. Il 26 luglio 1999, sul Racing Post, quotidiano ippico inglese, Tony Morris scrive:
Il campo dei partenti dell’Arco di Trionfo del 1956 era considerato il più forte fino a quel momento. Tra gli sfidanti di Ribot vi erano i migliori cavalli provenienti dall’ Inghilterra, dalla Francia, dall’ Irlanda e dall’ America. […] Ma per tutto quel talento messo contro di lui non ci fu partita.
Ribot polverizza i suoi rivali nella dirittura, lasciandoli sul posto come un proiettile sparato da un fucile. Molti presenti quel giorno hanno l’impressione di aver visto il cavallo del secolo. Ribot diviene il metro al quale gli altri aspiranti devono misurarsi.
Federico Tesio muore il primo maggio 1954 non riuscendo a vedere la gloria di Ribot, il cavallo del ventesimo secolo.
Il campo dei partenti dell’Arco di Trionfo del 1956 era considerato il più forte fino a quel momento. Tra gli sfidanti di Ribot vi erano i migliori cavalli provenienti dall’ Inghilterra, dalla Francia, dall’ Irlanda e dall’ America. […] Ma per tutto quel talento messo contro di lui non ci fu partita.
Ribot polverizza i suoi rivali nella dirittura, lasciandoli sul posto come un proiettile sparato da un fucile. Molti presenti quel giorno hanno l’impressione di aver visto il cavallo del secolo. Ribot diviene il metro al quale gli altri aspiranti devono misurarsi.
Federico Tesio muore il primo maggio 1954 non riuscendo a vedere la gloria di Ribot, il cavallo del ventesimo secolo.
La Storia
Il centro di allenamento di Bolgheri
La conduzione di Mario Incisa
Il centro dell’Olgiata viene rimesso a nuovo da Mario Incisa e da sua moglie Clarice; qui i grandi cavalli, quali Ribot, Botticelli e Braque, funzionano da stalloni. Poi la proprietà dell’Olgiata viene venduta e per la stagione fredda i purosangue vengono spostati dalla fredda Dormello alla luminosa Bolgheri. Qui viene realizzato un centro di allenamento con la pista che costeggia i celebri cipressi di Carducci.
Per Mario Incisa la componente umana ha un valore assoluto nella gestione di un allevamento. Segue in prima persona il decoro dei luoghi e si accerta della soddisfazione delle persone che ci lavorano. Tesio aveva profonde conoscenze dei cavalli e delle loro genealogie, Incisa si attiene ai suoi precetti e mantiene altissimo il livello dei cavalli.
Per Mario Incisa la componente umana ha un valore assoluto nella gestione di un allevamento. Segue in prima persona il decoro dei luoghi e si accerta della soddisfazione delle persone che ci lavorano. Tesio aveva profonde conoscenze dei cavalli e delle loro genealogie, Incisa si attiene ai suoi precetti e mantiene altissimo il livello dei cavalli.
La Storia
La nuova generazione: Enrico, Orietta e Nicolò Incisa della Rocchetta
LA PASSIONE DEI FIGLI
Dopo la morte di Federico Tesio, la Razza Dormello-Olgiata ha continuato a vincere sotto la guida di Mario Incisa della Rocchetta.
I tre figli di Mario Incisa, Enrico, Orietta e Nicolò sono animati dalla stessa passione del padre e giocano un ruolo importante nello sviluppo della Dormello-Olgiata.
Oggi il primo custode della scuderia è Nicolò Incisa, terzo genito di Mario. Possiede le doti del padre: il temperamento affascinante, l’ironia sottile, il saper guardare lontano e naturalmente l’amore per i purosangue.
Nel 1962 John Hislop, allevatore e proprietario del campione mondiale Brigadier Gerard, nella prefazione ad un libro sulla Razza Dormello Olgiata, scriveva:
"Quando a quelli della mia generazione verrà chiesto dai propri nipoti 'chi era il più grande allevatore, lo stallone più rappresentativo e il miglior cavallo da corsa del tuo tempo?', la risposta sarà probabilmente: 'Tesio, Nearco, Ribot'."
Più di quarant’anni dopo la probabilità è divenuta una certezza.
I tre figli di Mario Incisa, Enrico, Orietta e Nicolò sono animati dalla stessa passione del padre e giocano un ruolo importante nello sviluppo della Dormello-Olgiata.
Oggi il primo custode della scuderia è Nicolò Incisa, terzo genito di Mario. Possiede le doti del padre: il temperamento affascinante, l’ironia sottile, il saper guardare lontano e naturalmente l’amore per i purosangue.
Nel 1962 John Hislop, allevatore e proprietario del campione mondiale Brigadier Gerard, nella prefazione ad un libro sulla Razza Dormello Olgiata, scriveva:
"Quando a quelli della mia generazione verrà chiesto dai propri nipoti 'chi era il più grande allevatore, lo stallone più rappresentativo e il miglior cavallo da corsa del tuo tempo?', la risposta sarà probabilmente: 'Tesio, Nearco, Ribot'."
Più di quarant’anni dopo la probabilità è divenuta una certezza.
Le Persone
I CAMPIONI DI OGGI
DOVE SI ALLENANO E CORRONO I PUROSANGUE
Al fianco del Marchese Nicolò Incisa dal 2016, c’è Franca Vittadini come racing manager. Amazzone e allevatrice, è figlia di Carlo Vittadini che fu proprietario in Inghilterra del Beech House Stud (dove Nearco fu stallone e dove è sepolto).
Oggi i cavalli si allenano sempre a Bolgheri portando avanti le storiche linee di sangue. Tra i maggiori risultati recenti, nel 2019 Lamaire, che ha vinto le Oaks d’Italia, la corsa di Gruppo più importante delle femmine di tre anni; Badram, Ornais nel 2020 e 2021 vincono corse Listed; nel 2022 Tempesti vince il Botticelli e si piazza al secondo posto per un’incollatura al Deby Italiano di Roma.
Ad oggi il centro di Allenamento ospita circa 30 purosangue in allenamento e 15 fattrici.
Oggi i cavalli si allenano sempre a Bolgheri portando avanti le storiche linee di sangue. Tra i maggiori risultati recenti, nel 2019 Lamaire, che ha vinto le Oaks d’Italia, la corsa di Gruppo più importante delle femmine di tre anni; Badram, Ornais nel 2020 e 2021 vincono corse Listed; nel 2022 Tempesti vince il Botticelli e si piazza al secondo posto per un’incollatura al Deby Italiano di Roma.
Ad oggi il centro di Allenamento ospita circa 30 purosangue in allenamento e 15 fattrici.
Le Persone
Il Mestiere
LA CURA CHE PRECEDE E SEGUE LA CORSA
Con uno studio attento della storia delle fattrici e delle loro caratteristiche, si selezionano gli stalloni più adatti per migliorare la razza e le fattrici sono mandate da loro. I puledri nascono in Inghilterra, Irlanda Francia e, dopo lo svezzamento, vengono portati in Italia, a Dormello, e successivamente a Bolgheri, una volta pronti per la doma e l’allenamento.
I cavalli della Razza Dormello -Olgiata si allenano in un paesaggio quasi magico, lontano dalla confusione degli ippodromi di città e, dopo la corsa, ritornano nella calma di Bolgheri, con il suo buon clima. Il rispetto della salute fisica e mentale è al centro di un corretto lavoro di allenamento. L’osservazione, attenta e minuziosa, del cavallo in scuderia e fuori, serve a comprendere quello che è meglio per lui.
I cavalli della Razza Dormello -Olgiata si allenano in un paesaggio quasi magico, lontano dalla confusione degli ippodromi di città e, dopo la corsa, ritornano nella calma di Bolgheri, con il suo buon clima. Il rispetto della salute fisica e mentale è al centro di un corretto lavoro di allenamento. L’osservazione, attenta e minuziosa, del cavallo in scuderia e fuori, serve a comprendere quello che è meglio per lui.