Vintage Report: note e commenti vendemmia 2024
Fioritura e allegagione, importanti fasi fenologiche della vite, si sono svolte con regolarità e in condizioni climatiche non avverse. Le piogge, cadute tra la fine dell'inverno e la tarda primavera, hanno imposto agli agronomi una grande attenzione e comportato tanto lavoro in campo. D’altro canto, esse hanno assicurato ai sottosuoli una giusta riserva idrica, attrezzando le piante per affrontare le alte temperature e l’arsura estiva. Determinanti sono stati i venti, che hanno agevolato la maturazione fenolica, mitigato l’apporto di calore e assicurato la corretta escursione termica. I grappoli si sono presentati ben distribuiti in pianta, di buona dimensione e peso, con la giusta densità di acini.
The harvest began on August 28 with the younger Merlot and Cabernet Franc vines and wrapped up on October 5, finishing with the Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, and the vines at higher elevations in Castiglioncello di Bolgheri. This year’s harvest unfolded in three distinct phases, all of which came together to define the quality of the 2024 vintage.
Una prima fase, piuttosto calda, ha determinato una rapida maturazione e il conseguente innalzamento del grado zuccherino. La seconda fase, con l’arrivo delle piogge, ha portato a un rinvigorimento delle piante e a una prolungata permanenza dei grappoli in pianta. Questa condizione ha molto aiutato il processo di maturazione fenolica. L’ultima fase della raccolta, piuttosto lunga a causa delle piogge discontinue e dei cali termici, ha permesso di condurre le lavorazioni in cantina a temperature più basse, con maggiore controllo delle fermentazioni e notevole estrazione aromatica. Il minore tenore zuccherino ha dato origine a mosti equilibrati e di grande freschezza con un potenziale alcolico contenuto.
Possiamo dirci soddisfatti del volume di produzione dell’annata 2024 (superiore alla 2023 e a diverse vendemmie recenti) e della qualità delle uve, che hanno raggiunto un ottimo stato di maturazione, giungendo in cantina perfettamente sane, con buccia integra e croccante.
Climatic Trends
Dopo un autunno caratterizzato da temperature fredde e piogge, l’inverno è stato mite. Non si sono registrate temperature rigide e l’accumulo termico è stato maggiore rispetto al 2023.
Dopo un autunno caratterizzato da temperature fredde e piogge, l’inverno è stato mite. Non si sono registrate temperature rigide e l’accumulo termico è stato maggiore rispetto al 2023. Gennaio è proseguito con temperature sopra la norma stagionale e ridotte precipitazioni. Le giornate di sole si sono alternate a giornate nuvolose, ma senza precipitazioni grazie ai venti di tramontana. Anche febbraio è stato sopra la norma stagionale e, fatta eccezione per le piogge intense del 3 e 4 febbraio, il resto del mese è stato asciutto. Dalla seconda metà di febbraio, le temperature sono scese, con piogge costanti, anche di forte intensità, che hanno interessato tutta la fine del mese e la prima metà di marzo.
Questa situazione è stata favorevole per le piante e per il risanamento delle riserve idriche del sottosuolo. Le temperature in marzo sono state sotto la media stagionale, specialmente di notte.
Dal 16 marzo, le temperature hanno teso a salire, con punte anche sopra la norma stagionale, ma con il persistere di giornate nuvolose e piogge saltuarie. Nella settimana prima di Pasqua, a fine marzo, si sono verificate piogge più intense e un abbassamento termico. Questo non ha destato preoccupazioni per le viti, le cui gemme avevano appena iniziato lo stadio di risveglio vegetativo, ma è stato necessario intensificare il lavoro in campo per contrastare le infestanti. La metà di aprile ha visto temperature sopra la soglia stagionale e alcune piogge, che hanno reso più intenso il lavoro in campo da parte degli agronomi.
L’accumulo termico, unito ad un aprile caldo e soleggiato e alla buona dotazione idrica dei suoli, ha determinato un germogliamento precoce (7-10 giorni in anticipo rispetto al 2023). In fase di rottura gemme non si sono registrati bruschi cali di temperatura, portando a un germogliamento molto uniforme che non si vedeva da anni e a un buon accrescimento delle piante.
Nella seconda metà di aprile, il meteo è cambiato con il ritorno di temperature rigide e piogge: il 23 e 24 aprile si sono verificate nevicate a bassa quota sugli Appennini toscani. Fortunatamente, non si sono registrate gelate o nevicate a Bolgheri e la produzione non è stata compromessa. Le temperature più basse hanno solo rallentato lo sviluppo vegetativo, che risultava inizialmente anticipato di circa 8-9 giorni.
Gli ultimi giorni di giugno hanno visto un tempo variabile, con annuvolamenti e temperature stazionarie, mentre luglio ha portato caldo intenso in assenza di piogge. Tuttavia, la situazione nei vigneti è stata sempre ottimale grazie alla buona dotazione idrica dei terreni e alla ventilazione costante durante tutto il mese di luglio, che ha contribuito a mitigare l’apporto di calore. L’invaiatura è iniziata il 6 luglio con un anticipo di circa 7 giorni rispetto alla normale tendenza. Fortunatamente, una perturbazione atlantica a Ferragosto ha portato refrigerio con un abbassamento delle temperature e alcune piogge, consentendo alle viti di riprendere forza e vigoria. La maturazione delle uve è proseguita con regolarità grazie al perfetto stato degli apparati fogliari.
Gli ultimi giorni di agosto sono stati caratterizzati da giornate di sole e caldo, specialmente durante le ore diurne, mentre la notte le temperature sono scese fino a raggiungere i 20-21°C, una situazione ottimale che ha favorito l’avanzamento della maturità fenolica, che, in molti casi, sui vigneti posizionati in alta collina, è giunta in perfetto equilibrio con la maturazione tecnica.
Note sulla vendemmia
Le operazioni di raccolta sono iniziate il 28 agosto, partendo dai vigneti più giovani di Merlot e Cabernet Franc, per proseguire con i vigneti più vecchi di Merlot.
Le uve sane, di ottima maturità, senza alcuna presenza di acinellatura, con acini croccanti e buccia totalmente integra, hanno dato origine a mosti equilibrati e di grande freschezza. Il 5 settembre una perturbazione atlantica ha portato piogge e un netto calo delle temperature. Questo scenario ha rallentato il processo di maturazione, contribuendo a limitare i contenuti zuccherini ed equilibrare il potenziale alcolico dei mosti. Le precipitazioni hanno dato maggiore respiro al completamento delle operazioni di raccolta.
La vendemmia è proseguita con regolarità e le piogge cadute durante il periodo vendemmiale non hanno compromesso la qualità della produzione, grazie al perfetto stato vegetativo e sanitario dei vigneti, ma anche alla favorevole ubicazione dei vigneti in zone di collina, su terreni circondati dal bosco e dotati di ottimo drenaggio.
La vendemmia si è conclusa il 5 ottobre con la raccolta delle uve dei vigneti posti sulle alture di Castiglioncello di Bolgheri (400 m s.l.m.). La raccolta dei Cabernet Franc è iniziata la prima settimana di settembre, mentre i Cabernet Sauvignon sono stati gli ultimi a essere raccolti. Le fermentazioni alcoliche sono state gestite con l’impiego di lieviti aziendali opportunamente riattivati circa una settimana prima dell’inizio della vendemmia. Per questa annata gli enologi hanno utilizzato lieviti aziendali provenienti dalle vendemmie 2020, 2018 e 2019, con l’obiettivo di caratterizzare i mosti, privilegiando freschezza, sapidità e aromi varietali. Le fermentazioni primarie sono ancora in corso, ma circa il 65% è giunto a completamento con ottimi risultati organolettici dei mosti. Acidità totali e pH sono in perfetto equilibrio (5,90-6,00 gr/l e 3,50-3,55 di pH).
Le fermentazioni alcoliche sono state gestite a temperatura controllata (27-28°C) e le macerazioni sono durate circa 10-12 giorni per i Merlot e 13-15 giorni per i Cabernet. In funzione della maturità delle uve, sono state variate le operazioni di délestage con rimontaggi all’aperto per contenere le temperature di fermentazione e agevolare le funzioni metaboliche dei lieviti. Le fermentazioni malolattiche si sono completate per circa il 25% dei mosti, con i primi risultati del tutto soddisfacenti: vini equilibrati, di buona freschezza, bella densità al palato e tannini perfettamente maturi.
Carlo Paoli - Direttore Generale e Responsabile della produzione enologica